venerdì 9 novembre 2012

La Grande Truffa - Parte 3


Tutto ciò che riuscivo a pensare durante il giorno era tornare a giocare a Eve. Equazioni, problemi di fisica, riflessioni di autori morti da tempo, niente di tutto questo aveva importanza per me, perchè la mia unica preoccupazione era come diventare un pappone virtuale. Guidai verso casa come un maniaco quel giorno, sfrecciando nel traffico e accelerando ad ogni incorcio. Mi gettai sul computer e lanciai Eve, il mio cuore si scaldò al tepore gentile del sole della galassia. Alle 19:00 avevo già fatto 1,5 milioni di crediti, quando HardHead si collegò. Senza perder tempo mi scrisse.

HH: "Hey bello, come va? Come va con la situazione finanziaria?"
Me: "Decisamente bene, cazzo, sono riuscito a fare 5 milioni di crediti fino ad ora."
HH: "Mi stai prendendo in giro? Gesù Cristo, sono un casino di crediti, posso avere indietro i miei soldi?"
Me: "Ovvio. Ti darò anche un milione in più, come promesso."


HardHead entrò in gioco e gli mandai 4 milioni di crediti. La sua fiducia in me era ormai definitivamente stabilita, così tornai al lavoro, facendo ciò che mi riusciva meglio, percorrere le tratte commerciali. Nel mentre, Trazir si lamentava e piagnucolava, chiedendomi di mandargli soldi così che potesse anche lui iniziare con le rotte. Addirittura mi chiamò un paio di volte, chiedendo soldi virtuali. Alla fine gli diedi un milione solo per non ascoltarlo più. Quella sera, andando a dormire dopo aver fatto altri 500.000 crediti semplicemente offrendo grandi quantità di oggetti economici in aree sicure, mi resi conto che la mia vita virtuale era cambiata per sempre.

Nel corso delle successive due settimane, commerciai più duramente di un Cinese in un mercatino delle pulci. Anche Trazir si unì, ma poichè lui era troppo pigro per svegliarsi presto al mattino, nei suoi giorni migliori, se era fortunato, riusciva a fare la metà di quello che riuscivo a guadagnare io nei miei giorni peggiori.  Durante questo periodo, HardHead mi raccontò di come si fosse dedicato al creare script per il gioco per poter trovare e minare facilmente gli asterodi più rari. Io invece diventai sempre più abile a usare i miei MWDs nell'istante in cui una minaccia compariva vicino a un warp gate, e anche se ci furono un paio di momenti rischiosi, non successe mai nulla lontanamente simile a quanto accadde quella volta con Dethbringer. Alla fine di quel periodo, ero ormai prossimo all'avere 85 milioni di crediti, e Trazir era vicino ai 30. Mi sentivo un cazzo di magnate dello spazio, un colosso finanziario, pronto ad espandere il mio regno verso il campo militare. Avrei comprato un incrociatore che rappresentava il passo successivo dopo la fregata con cui si inizia nel mondo di Eve.

Feci le mie ricerche, e decisi che la migliore nave da combattimento fosse la Caldari Moa; era veloce e disponeva di un arsenale più o meno uguale a quello degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. "Inverno Nucleare" arrivo! Avrei preso questa nave da un tizio di nome "OneEye Willie", un navigato ricco costruttore che avevo incontrato un giorno su IRC. Willie vendeva navi equivalenti a un PC dell'Alienware (ndt: una marca di PC molto costosa e rinomata tra i giocatori); esageratamente costose, ma dotate delle migliori decalcomanie, i migliori componenti, e assai più importante, i migliori armamenti che i soldi potessero comprare. Quando compri da Willie, non stai soltanto comprando una nave da combattimento; stai comprando la Morte incarnata, un milione di crediti alla volta.

Dopo una intensa contrattazione, alcuni strillacci da parte mia, e alcuni anche da parte sua, riuscii a spuntare il prezzo di 35 milioni di crediti. Wille, oltre ad essere un pò eccentrico, costruiva le sue navi lontano dalla civilizzazione, dove i costi di produzione erano più bassi e non c'era nessuna competizione. Sospetto che provvedesse navi da combattimento anche ai pirati, ma non ho mai potuto confermare la cosa perchè Willie non ha mai parlato di se stesso o dei suoi clienti. Avrei dovuto ritirare la Moa in qualche semi-abbandonata area in un settore a sicurezza 0.0 della regione Caldari. Mi ci sarebbero volute circa 2 ore di volo per raggiungere la zona, ma volevo assolutamente quella cazzo di nave, quindi pensai che ne valesse la pena. Poichè il posto era in una zona 0.0, e poichè non volevo lasciare la mia Indie incustodita nel bel mezzo di un area spaziale equivalente a Bumfuck, Alaska, decisi di volare lì a bordo della mia capsula vitale.

In Eve Online, la tua capsula vitale è l'ultima risorsa prima di rimanere nel freddo cosmico dello spazio e ti permetteva di rimanere nel mondo dei vivi. Sfortunatamente, è anche forte come un nano anoressico in un mondo di giganti sotto steroidi. I nemici NPC ignorano le capsule vitali, ma i nemici NPC erano facili da evitare in ogni caso. Era dei giocatori umani che ti dovevi preoccupare, gli stronzi assassini che distruggevano le capsule vitali rimandandoti indietro di ore e ore di gioco, non per profitto, non per guadagnarci qualcosa, ma solo per il piacere di rovinare la giornata a qualcuno.

Ero in giro nello spazio da una 90ina di minuti quando vidi il cursore rosso dell'agganciamento. La mia capsula iniziò a suonare e strillai al mio monitor "VAFFANCULO, CAZZO!". Passarono svariati secondi ed iniziai ad essere perplesso; nessun missile aveva colpito la mia capsula, nessun laser stava squarciando la mia scocca. La mia velocità stava diminuendo. 400 m/s, 300 m/s, 200 m/s. Lentamente mi fermai. "Motori disabilitati", un messaggio di notifica leggeva. Il suo nome era DanielSan e mi aveva immobilizzato nello spazio. La mia vita era nelle mani di un fottuto karate kid.

Il suo messaggio non tardò ad arrivare: "dammi 500.000 crediti o ti faccio saltare il culo."

"Ok, calmati, ti mando i soldi ora". Tentennai sul pulsante di invio, nervosamente cercando di scrivere 500.000 nella finestra di trasferimento. Avevo concluso che dare via i profitti di soli 30 minuti di commercio era più che giustificabile se paragonato alla perdita di abilità e tempo di gioco nel caso mi avesse spazzato via.

Un secondo prima che il trasferimento avesse effetto però, ricevetti un secondo messaggio: "Mandali ORA, stronzo. Eccoti un bel regalino". Un solo laser colpì per intero la mia nave, riducendo l'integrità della scocca al 15%. "Ok, ora puoi andartene stronzo e non tornare indietro". Trenta secondi più tardi, i miei motori emisero un leggero lamento e tornarono in vita. Ancora una volta, avevo evitato la morte per mano di un testa di cazzo con un nome stupido. I miei motori erano danneggiati e in fiamme, funzionanti solo a un terzo della capacità. La mia nave zoppicando avanzò nello spazio verso il warp gate, mentre sulla mia fronte perle di sudore si creavano ad ogni metro che percorrevo; temevo che karate kid se ne uscisse con una mossa finale a sorpresa alla Mr. Miyagi, mandandomi in mille pezzi. Non appena passai il warp gate, giurai vendetta e 60 minuti più tardi arrivai da Willie, distrutto e in fiamme.

"Era ora che arrivassi. Che cavolo è successo? Avevi detto che saresti stato qui in 2 ore"

"Ho avuto un piccolo contrattempo. Posso vedere la nave?"

Mise la Moa nella finestra degli scambi ed era bellissima come me l'ero immaginata. Aveva 3 laser a lunga distanza, 2 stive per i missili ad alta densità e un raggio ECM per risucchiare l'energia delle navi nemiche. Detti a Willie i soldi e in pochi minuti stavo già volando via dalla sua base a bordo della mia nuova scintillante Moa. Avevo una buona idea su chi sarebbe stato il mio primo obbiettivo, e viaggiavo ora attraverso lo spazio con una rabbia che non provavo da settimane. L'esplosione familiare dei miei MWDs aumentava la mia carica, man mano che mi avvicinavo ad ogni salto interstellare. Ormai era a pochi minuti di distanza, lo potevo sentire nelle ossa, mentre bruciavo di rabbia come uno di quei soli galattici.

Finalmente ero vicino. Lo sapevo. Era solo a un salto di distanza e mi trovavo a pochi chilometri dal warp gate. Lui si sarebbe trovato dall'altra parte, in agguato, facendo il prepotente, uccidendo e aspettando che un'altra anima innocente passasse attraverso le sue grinfie. Caricai i compartimenti dei missili, pozionai la mia mano sinistra in attesa sui tasti di scelta rapida delle mie armi, e la destra sul tasto per agganciare il bersaglio; sarebbe stato un cazzo di combattimento, e il fatto che fosse in assoluto la mia prima volta a sparare con un arma in Eve non aiutava di certo. Nervosamente deglutii e passai attraverso il warp gate.

Continua con la Parte 4

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