sabato 13 agosto 2011

La Carta di Jonathan e il caffè pagato

Ciò che può fare Internet non smetterà mai di stupirmi, e qual'è il modo migliore per far parte di questo organismo fatto di miliardi di individui che pensano e agiscono insieme grazie alla rete, se non quello di scrivere immediatamente un post sul nostro blog, subito dopo aver letto qualcosa che vale la pena condividere con più gente possibile?

Ed ecco quindi che vi presento Jonathan e la sua passione per il caffè. Io non ho idea di chi sia Jonathan, non l'ho mai visto in faccia e probabilmente mai lo vedrò, sò poco e nulla di lui, di dove vive, quanti anni ha e che fa nella vita; in compenso io di Jonathan ho qualcosa e questo qualcosa è la sua carta prepagata per ordinare un caffè da Starbucks.
In realtà è stato Jonathan stesso a darmela, o meglio a darla alla mente comune di cui sopra, al web.
Come Jonathan stesso spiega, basta copiare l'immagine della sua Starbucks Card con il suo bel codice a barre in bella vista nel nostro telefono ed ecco qui che saremo liberi di usarla in qualunque Starbucks in giro per il mondo (in realtà la cosa non sembra funzionare esattamente in tutti gli angoli più remoti del pianeta... ma tant'è...) per ordinare un caffè.

Sarà la carta di Jonathan ad essere scaricata dell'ammontare della vostra ordinazione. Ciò su cui fa affidamento il comunista Jonathan è che anche voi, in un momento di esuberante disponibilità economica, possiate fare la vostra parte, andando sul sito di Starbucks e ricaricando la "sua/nostra/vostra" carta. A quel punto un altro povero disgraziato o soltanto un altro curioso, avrà la possibilità di ordinare un caffè anche senza liquidità, tenendo in moto il sistema.

A onor del vero, questo sistema è figlio diretto di una vecchia tradizione Italiana e cioè quello del caffè pagato. Estendete però quel concetto da piccolo borgo, da vecchia tradizione, al mondo intero, senza confini; ovviamente ci sarà la maggior parte delle persone che userà la carta di Jonathan senza ritegno e senza mettere mai un euro/dollaro, eppure come dicevo prima, estendendo questa usanza a tutte le persone che Internet può raggiungere, anche avere una bassa percentuale di donatori, significa avere sempre o quasi la carta carica.

A questo indirizzo potete tenere sotto controllo, per curiosità o per necessità, magari di fronte a uno Starbucks, la disponibiltà di liquidità della carta di Jonathan, mentre qui potete leggere la sua "curatissima" pagina web, dove spiega la sua idea.

Ora resta soltanto da far capire a Jonathan che il caffè di Starbucks fa radere; ma non sarò io a rovinargli l'esperimento sociale... sono sicuro che qualcun'altro su Internet lo farà.


***UPDATE***
Ovviamente una cosa carina e innovativa, che riuniva di fronte a un caffè tutte le persone di questo mondo, non poteva durare per sempre. In realtà Starbucks c'ha messo davvero poco a comportarsi da stronzi epocali. Stronzi e il caffè fa schifo. Move on.

***UPDATE 2***
Ed ecco il motivo per la chiusura della carta di Jonathan. In pratica gli stronzi sono due in questa storia: Starbucks e un certo Sam Odio, il cui nome mai sarebbe potuto essere più appropriato. Il signor Odio ha pensato bene di farsi un pò di pubblicità sfruttando il clamore mediatico che Jonathan Stark era riuscito a creare con la sua carta per il caffè; ha così creato un programmino con il quale ha mosso molti dei soldi che i clienti caricavano sulla carta di Jonathan nella sua carta, arrivando a collezionare in 5 orette 600+ dollari. A quel punto ha reso pubblico il suo bel gesto accusando Jonathan di aver creato un modello inutile di solidarietà invece di preoccuparsi di problemi più seri che affliggono questo mondo... tipo gli stronzi come il Sig. Odio, aggiungo io.

Odio ha anche aggiunto che avrebbe messo la sua carta con 625$ su e-bay e che avrebbe poi donato il ricavato in beneficienza: così, giusto perchè lui si ritiene migliore di Jonathan nel decidere come va fatto un bel gesto (tra l'altro oltre che senza merito, anche usando i soldi degli altri per fare beneficienza).

A questo punto Starbucks è stata "costretta" dagli eventi a comportarsi da stronzi a loro volta e ha deciso che era meglio chiudere la carta per uso fraudolento e perchè comunque violava già i termini di uso di Starbucks essendo la carta stessa non trasferibile ad altri. Peccato che fino a quel momento, cioè fino a quando anche Starbucks si stava mettendo in tasca soldi e guadagnando ulteriore pubblicità dall'esperimento di Jonathan, non avesse sollevato alcuna obiezione sui presunti termini d'uso violati.

Cosa abbiamo imparato da questa storia? Che i Covenant dovrebbero solo glassare il pianeta Terra una volta per tutte.

3 commenti:

  1. io non ho capito bene come abbia fatto st'odio del picchio a spostare soldi da una carta all'altra..

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  2. @Alessandro
    Hacking, puro e semplice hacking. Lo stesso Jonathan aveva scritto un programma molto semplice che permetteva di leggere le ricariche effettuate sulla sua carta e poi postarle su Twitter. Odio ha fatto qualcosa di simile, ma muoveva i soldi dalla carta di Jonathan a quella sua.

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