venerdì 19 febbraio 2010

La Follia di Ubisoft

Da molto tempo avrei voluto inaugurare una sezione dedicata ad una delle mie più grandi passioni, e cioè i videogiochi. Nelle ultime settimane ho pensato a decine e decine di titoli di cui parlare per iniziare nel modo migliore con questa rubrica e mai avrei pensato che sarei finito a discutere non di un videogioco specifico, ma di una Follia.

Ma la Follia è arrivata e l'ha fatta non un piccolo publisher, non una società con poca esperienza, ma addirittura un colosso come la Ubisoft.

Da sempre il problema della pirateria è una piaga che affligge tutto il settore videoludico e in particolar modo quello dei giochi per PC. Piratare su PC è più facile, non richiede nessuna modifica hardware e generalmente i giochi non originali si trovano addirittura molto tempo prima della release ufficiale del gioco stesso; prima, gratis e facilmente insomma, un vero e proprio invito a rubare.

Soprattutto per questo motivo i vari publishers si sono trovati di fronte ad una sempre crescente disparità nelle vendite dei loro prodotti tra il mercato PC e quelle delle consoles. Creare più versioni dello stesso gioco per piattaforme diverse non è facile come molti pensano; spesso il gioco va riscritto da capo o sviluppato in parallelo, con conseguente incremento dei costi di investimento sul progetto stesso e ovviamente se poi il gioco vende il triplo su console che su PC, perchè su quest'ultimo viene piratato di più, i conti non tornano. E il mercato PC inizia a risentirne, con publishers che decidono di tralasciare lo sviluppo della versione per computer e concentrarsi sulle consoles, nonostante su queste ultime debbano pagare delle royalties onerose.

Descritto un po' il quadro generale del mercato videoludico per PC, terreno fertile per la Follia di cui sopra, non vi risulterà difficile capire perchè i vari publishers stiano cercando un modo valido per contrastare la pirateria. Sfortunatamente non esiste un modo valido per contrastare la pirateria, esistono solo modi stupidi, o quanto meno questo è quanto emerge dalla decisioni prese da chi di dovere. Non voglio qui ricordare tutti i tentativi fallimentari che si sono susseguiti negli ultimi anni, ma vorrei solo soffermarvi sull'ultima genialata che alla Ubisoft hanno pensato, l'ultima, appunto, Follia.

Mesi e mesi di riunioni con esperti e cervelloni, hanno partorito l'idea del gioco perennemente connesso ai server Ubisoft, anche durante una partita in Single Player. Se il gioco perde questa connessione, semplicemente smette di funzionare, va in pausa o peggio ancora riporta il giocatore a Windows. Connessione schifosa (ad esempio quella Italiana) che cade in continuazione? Niente gioco, ci spiace. Il router si resetta? Niente gioco ci spiace. I server Ubisoft sono giù per manutenzione o malfunzionamento? Niente gioco ci spiace. Installo il gioco sul mio laptop e per lavoro mi trovo in una stanzetta di albergo in un remoto paesino di campagna senza quindi una connessione internet? Niente gioco ci spiace.
Potrei continuare ancora per molto ad elencare tutte le possibili situazioni in cui un povero giocatore improvvisamente si trovi nell'impossibilità di usufruire di un prodotto che ha regolarmente pagato.

A peggiorare il tutto ci si mette anche la questione dei progressi perduti nel momento del fatitico shut down. Ad esempio nel recente Assassin's Creed II, durante la campagna Single Player, se la connessione con i server Ubisoft viene persa, tutti i progressi fatti dall'ultimo checkpoint raggiunto saranno irrimediabilmente persi. Iniziate ora ad intuire la Follia della cosa?

Vogliamo parlare anche di cosa accadrà quando un domani, magari fra 4 o 5 anni, Ubisoft deciderà di chiudere i server del gioco di turno? Sarà forse l'utente impossibilitato a giocare del tutto? E se non dovessero poi passare 4 o 5 anni, ma molto meno, per esempio nel caso di un gioco dalle scarse vendite che quindi non conviene a Ubisoft supportare più?

Nel mio piccolo posso solo prendere atto della decisione presa da Ubisoft, ma nel mio piccolo posso anche decidere di rispondere alla Follia: boicottaggio dei giochi Ubisoft su PC è il mio nuovo credo.

******UPDATE******

Ho appena trovato un'immagine stupenda, perfetta per l'argomento e soprattutto in linea con i problemi che la nuova protezione Ubisoft (DRM) contro i pirati (Pirates) sta avendo in questi giorni; i possessori di Assassin's Creed II (Buyfags) infatti, non possono giocare perchè impossibilitati a contattare i servers troppo intasati.




domenica 14 febbraio 2010

Mario Kart Love Song ovvero il post di S. Valentino

È San Valentino e benché libero e indipendente questo mi permette di essere schifosamente sdolcinato e romantico.
Dedico dunque la seguente canzone alla fig... alla ragazza che ancora non conosco, che si decidesse a farsi viva perché io sono notoriamente troppo pigro per cercarla.




You be my princess
I'll be your toad
I'll follow behind you
on rainbow road
Protect you from red shells
wherever we go
I promise.

Noone will touch us
if we pick up a star
If you spin out
you can ride in my car
When we slide together
we generate sparks
in our wheels and our hearts

Chorus:
The finish line
is just around the bend
I'll pause this game
so our love will never end
Let's go again

The blue shell is coming
so I'll go ahead
If you hang behind
it'll hit me instead
but never look back
cause I'm down but not dead
I'll catch up to you

Bridge:
Don't worry about
Bowser or DK
Eat this glowing mushroom
and they'll all fade away

Chorusx2

to the mushroom cup
and the flower cup
and the star cup
and the reverse cup

walalalalala
walalalalalawaluigiiiiii

COPYRIGHT 2008
Music and Lyrics by Sam Hart

venerdì 12 febbraio 2010

AVATAR - Il post semilungo (c'ho messo pure del fango).

Uao! (in Italiano si dice così).

Ho un po' di tempo libero e voglia di scrivere quindi ora vi beccate un post lungo e probabilmente noioso, nella speranza che qualcuno arrivi fino in fondo e addirittura si interessi ai link.
L'argomento, o il pretesto per scrivere, è AVATAR di James Cameron.

Tanto tempo fa, prima che dIo inventassi la Polonia ho avuto la fortuna di fare teatro e forse la cosa più altisonante che mi è capitata è stata di partecipare ad un festival nel quale c'era pure Bustric.

Sigh, è stato lo spettacolo in cui mi sono accorto che lo spettatore in me era morto. Ho sempre avuto il vizio di non fare quello che la gente vuole che io faccia, come costringermi a studiare geografia, i disegni di Lucarelli... ho sempre l'opposto del contingente sulla punta della lingua. Sono il pazzo che quando il saggio indica la luna... guarda il dito! E lo faccio di proposito. Cerco l'alternativa e le ragioni che non saltano all'occhio, ma che potrebbero giustificare un'evento che altri si sono già spiegati o che danno per scontato.

Potete definirmi come volete Bastian Contrario, sognatore, testa-fra-le-nuvole, fesso. Comunque sia è così.

Tornando a Bustric, ma anche a tutti gli altri spettacoli che ho visto durante quel festival, mi sono accorto che non guardavo più “lo spettacolo”. Io ved(ev)o (cazzo sono un Na'vi anch'io!) le tecniche, i movimenti, il "come" gli attori facevano questo e quello.

Bustric poi faceva giochi di prestigio. Un uomo di spettacolo navigato. Non posso dire di aver capito i suoi trucchi, per carità. Ma riuscivo ad anticiparli, sapevo quando stava per tirar fuori qualcosa, quando ne stava preparando un'altra e quando invece si stava rilassando (naturalmente se ci si mette frega pure me eh?). Insomma osservavo il ritmo del suo spettacolo e le battute con le quali distraeva il pubblico mentre faceva i suoi movimenti segreti. Bravo non c'è che dire. Ma il mio spettatore interno era bell'è morto. Ed io non lo assecondavo, non mi lasciavo guidare.

Che c'entra con Avatar? Belli miei è il mio blog, non un sito di recensioni di film quindi il mio vissuto ha sempre la precedenza.

Anche guardando un film mi piace osservare i dettagli, i contorni della scena, è lì che sta la differenza secondo me. Dettagli coerenti con l'azione principale che sanno dare organicità e spessore ad una narrazione per me sono fondamentali. E per dettagli non intendo le minuzie e i particolari... anche una rappresentazione minimalista ha i suoi dettagli.

Fatto sta che avevo sentito parlare troppo bene del 3D di Avatar e per quanto sia strafigo ha il tremendo difetto di non farmi vedere i dettagli! In ancora troppe scene, se lo spettatore sposta lo sguardo su un oggetto fuori fuoco (che il regista ha trascurato nel montaggio per dare priorità al soggetto principale) tutta la magia svanisce, qualcosa non va, il coinvolgimento e l'immersione che mi aspettavo dal 3D si annullano è il tuo occhio ha una sorta di conato perché la definizione di quell'oggetto che il tuo cervello si ostina a fissare è al di fuori della propria portata (tutto ciò mi ricorda Batou che si allaccia al Maggiore mentre lei stava bellamente facendo sesso: inizia a ricevere tutto il flusso di dati sensoriali del maggiore. Solo che Batou è maschio e il suo cervello non sa come gestire le sensazioni di un organo con cui non ha mai avuto a che fare... i cultori sanno come finisce la scena).

Insomma diventa chiaro che ci si trova davanti ad una finzione. Sfuocata per giunta.

Giudizio finale sul 3D: Clamoroso, ma non mi ha appagato.

Passiamo alla trama. Avatar : Pocahontas = Balla coi lupi : L'ultimo samurai (potete pure divertirvi a cambiare l'ordine degli elementi... la proporzione rimane sempre valida, Icco' sarebbe fiero di me).

Credo che tutto il pubblico oltre i 10 anni possa convenire che la trama non fosse nulla di nuovo.

Quando “Il Gladiatore” uscì nelle sale tutti i “latini” storsero un po' il muso di fronte a degli “aggiustamenti” della storia fatti da un esterno (Hollywood) che su quella storia non vanta alcun diritto. Certo si dice sempre che la Storia degli Americani (USA) sia piuttosto inconsistente, se non altro perché breve se paragonata a quella del vecchio continente.

Però perché ci siamo scandalizzati solo quando la “nostra” Storia viene tirata in ballo? E' forse possibile che in realtà il Cinema stravolga anche le altre Storie senza che noi ce ne accorgiamo (perché non ci sono familiari).

E se questi Americani non hanno una Storia cui attingere come fanno a parlare di sé stessi?

Bhè lo fanno, secondo me, con tutti i film di cui sopra.

Il denominatore comune di queste trame è il bisogno un po' infantile, un po' arrogante e completamente giustificabile del cosiddetto uomo bianco di espiare le sue colpe.

Cito io9 (traduzione grossolana):

"Questi sono film sulla "colpa bianca". Il nostro protagonista bianco capisce che complice di un sistema che sta distruggendo gli alieni, cioè le persone di colore – la loro cultura, il loro habitat e la loro gente. I bianchi se ne rendono conto quando provano ad inserirsi nella cultura "aliena" e a vedere le cose da una prospettiva diversa. Per espiare il loro schiacciante senso di colpa, cambiano fazione, diventano "traditori della razza" e combattono contro i loro vecchi commilitoni [come mi ha fatto notare G1 quando il blu Sully assale il bombardiere inizia uno sterminio di mercenari con i quali andava a pranzo assieme fino ad un giorno fa... questo era sicuramente un argomento che avrei voluto vedere sviscerato nel film, sarebbe stato qualcosa di nuovo!NdG2]. Ma vanno ben oltre la semplice integrazione e diventano i leader della gente che un tempo opprimevano. Questa è l'essenza della fantasia della "colpa bianca" nè più ne meno. Non è semplicemente il desiderio di essere assolti dai crimini commessi contro la gente di colore; non è solo il desiderio di andare in battaglia per una giusta morale. E' il desiderio di guidare le persone di colore dall'interno piuttosto che dall'esterno (bianco e oppressivo).

Visto in questo senso, Avatar è la fantasia dello smettere di essere bianco, abbandonando il vecchio sacco di carne umana e diventare uno [strafigo NdG2] pelleblu, ma senza mai perdere i privilegi dell'essere bianco.

[...CUT...]

Le fantasie dei bianchi sul diventare un'altra razza [o cultura NdG2] sono divertenti solo quando possono bellamente ignorare la basilare esperienza di essere una razza [o cultura NdG2] oppressa."

Insomma: "Il potere senza la colpa" tanto per citare il grande Jack Nicholson.

Vale la pena dare una letta al post di io9, da cui ho estratto questa critica, dice altre cose interessanti. Ne ho tradotte alcune solo per invogliare i lettori più pigri.

Ad esempio mi è piaciuto molto il confronto che fanno con District 9 e Dune (ah già.. il rito di iniziazione a cavallo di una creatura selvaggia! Ecco dove lo avevo già visto).

Senza voler essere cattivi, magari sono io ad essere semplicemente vecchio (vado per i 31 e vorrei tanto una nuova borsa per il mio laptop... di quelle in cui lo infili dentro, tipo fodero... la Apple ne fa di belle... (E AMMICC')).

Però di luoghi comuni (o citazioni se vi pare) ce ne sono tantissimi in Avatar. Al punto che mi aspettavo che il film finisse con un mega Scontro finale con Grace a bordo di uno dei mech di Zion ("Fatti sotto... PUTTANA!!!")

Comunque anche dal punto di vista militare e logistico il film fa acqua, ne avrete notate anche voi di falle. Visitate The Bottom Feeder per commenti sull'argomento, sono di certo più meglio dei miei (gran cosa i link, ti permettono di dire tantissimo in pochissimo spazio... e lo so che sto post è lungo... e non è ancora finito!!!). Allo stesso link ci sono anche considerazioni su come si vedono gli americani stessi, sempre a fare gli approfittatori o i marine e di come siano poi bendisposti a rinnegarsi per essere i buoni...

...

Bene, passiamo al pregio di Avatar.

Le emozioni.

Cazzo, si! Mi sono emozionato come un bambino a vederlo. Ed io di emozioni mi nutro, cosa sarebbe essere vivi senza emozioni?

E mi sentivo stupido, perchè stavo facendo esattamente quello che il film mi induceva a fare! (credo di aver già scritto qualcosa a tal proposito... sulla mia indisposizione come spettatore). Il discorso di guerra di Puffo Sully mi ha raggiunto! La cavalcata nei cieli mi ha esaltato!

E la cosa mi preoccupa... perchè significa che nonostante io sia in grado di fare mille ragionamenti critici o presunti tali, di sviscerare i contenuti del film alla fine loro sono riusciti a controllare le mie emozioni... e controllando le emozioni diventa facile controllare tutto il resto... voti... gusti.. share... azioni.

Ma ci vorrebbe un altro post per tutto questo. Sono felice di esser diventato abbastanza maturo da poter subito abbandonare queste emozioni indotte (indotte poi non significa affato finte... tutte le emozioni sono indotte in un certo senso... ok STOP, questo richiede un altro post).

Però rimane il fatto che mi sono emozionato, non ho vergogna ad ammetterlo.

Sebbene si trattasse di roba riciclata, che avevo già visto o letto raccontata meglio.

Anzi direi che i concetti di base fanno già parte della nostra cultura di base, ce le insegnano (almeno a parole) a scuola: integrazione, rispetto, solidarietà, lealtà, amore.

Le scuole dell'uomo bianco!!! Ci insegnano che certe cose non vanno fatte! Ma film del genere continuano ad uscire, c'è ancora il senso di colpa perchè?

Perchè l'uomo bianco continua a espropiare, sfruttare, violentare, carpire e consumare l'ambiente e le persone intorno a lui. E perchè lo fa?

PERCHÈ FUNZIONA!!! Ne ottiene un vantaggio, un utile, il successo! Progredisce cibandosi di ciò che è altro.

E perchè James Cameron continua a riproporre film dalla trama trita e ritrita?

PERCHÈ FUNZIONA!!! Noi ci emozionamo e andiamo al cinema e lui ne trae un utile, un vantaggio... successo.

Improvvisamente mi sento stupido.


PS: Lo sfruttamento di risorse ancora incomprese è descritto in modo finalmente nuovo ne: "Il Quinto Giorno" di Frank Schätzing. E anche i Na'vi gli devono moltissimo.

PPS: Mentre scrivo sento provenire dall'altra stanza dei: "E MOVITE PERXIO!!!", sospetto che G1 stia giocando a Wet)

PPS: The colored part is a rough translation from io9. All credits to them.

PPPS: I colori sono tutti intenzionali tranne il bianco. È assurdo ma non riesco a trasformarlo in nero e mi sono rotto di provarci. Tanto finchè bianco e nero sono abbastanza lontani da non diventare color Juve, va bene.

giovedì 11 febbraio 2010

Post semi serio su Avatar

Visto che quasi tutti i blog di questo mondo hanno parlato di Avatar (vero Elisuia?), noi non vogliamo essere da meno e perciò ecco le nostre umili impressioni, correlate da immagini varie.

****ATTENZIONE SPOILER****
Se non avete ancora visto il film, non proseguite con la lettura!


Iniziamo con l'affermare l'ovvio e cioè che a noi Avatar a conti fatti, è piaciuto. Sicuramente è valsa la pena non farselo sfuggire al cinema 3D, tuttavia, a mente fredda, possiamo anche far tesoro di ciò che il film ci ha restituito, il messaggio vero della pellicola, la legge universale non scritta ma che da sempre governa questo mondo:

chi ha l'uccello più grande domina

Quanti di voi non avevano colto questa verità? E quanti di voi si sono chiesti dove hanno infilato le loro code quando, travolti dalla passione i nostri protagonisti si sono lasciati andare ai piaceri del sesso? Quanto sono svantaggiati nel vivere in una foresta fittissima quella specie di giganti rinoceronti/squalo martello? Quanto sono svantaggiate e basta quelle lucertole che ogni volta che devono scappare via, volano girando su se stesse a una velocità folle? Perchè Quaritch, oltre ad essere un duro e ad essere coraggiosissimo nello sparare in apnea ai ribelli in fuga, non usa poi il cervello e non manda 85734568347 elicotteri all'inseguimento dei fuggiaschi? Perchè anche su Pandora, un mondo praticamente incontaminato e allo stato primordiale, hanno una connessione internet mille volte più veloce (e funzionante) che in Italia? Perchè durante la visione del film la gente si scandalizza e si indigna per ciò che la RDA sta facendo a Pandora, distruggendo ecosistemi, piante e animali, per poi dimenticare (o forse mai sapere) che Pandora è già qui, sulla Terra, e non è finzione?

Vabbè tornando a toni meno seri vi lasciamo con una foto in esclusiva della sceneggiatura di Avatar scritta da James Cameron: