domenica 17 giugno 2012

L'ennesima traversata ovvero perché 2x1 non fa 1?


Bene. Pronti a raccontare l'ennesima traversata Francoforte - Roma.
Questa volta avvenuta in orario atipico, le 15:00 di pomeriggio.
Questa volta i problemi sono iniziati la mattina prima del giorno della partenza, quando al mio risveglio mi sono accorto di essere "gunfiu". Dietro saggio consiglio di G1, che probabilmente notava il gonfiore meglio di quanto non lo notassi io, sono andato da una nuova dottoressa, che simpaticamente mi ha prescritto un antiinfiammatorio e, se le cose non sarebbero migliorate, addirittura un antibiotico.
La dottoressa ha detto che si tratta di linfonodi, ma al di sotto delle Alpi insistono su orecchioni (?!?) mah, staremo a vedere...



Comunque, al di là delle confortanti premesse, il mio viaggio con destinazione compleanno paterno e vacanza al mare, non poteva andar meglio (almeno la parte che non ha avuto a che vedere con il suolo italiano).
Sull'aereo per la prima volta, oltre all'Inglese e al Tedesco ho anche sentito gli annunci in Italiano.
Avevo il posto vicino al finestrino ma l'ho ceduto ad Antonio, frugolo italo-americano in viaggio con la sorella, la madre archeologa e il padre nanotecnologo dalla California all'Italia... è stato curioso vederlo addormentarsi all'improvviso a causa del Jet Lag.
La madre è stata simpaticissima, abbiamo parlato( mischiando i linguaggi) del traffico di Roma, della crisi e della politica in Italia, della carenza/assenza di bambini e del Brain Drain (che sarebbe la fuga di cervelli).
Mi ha anche offerto dei salatini a forma di coniglietti che venivano dalla California!!!

Lufthansa da parte sua mi ha proposto un dolce e del succo d'arancia.
Ammetto di aver fatto lo splendido, quando ho mangiato e bevuto mentre leggevo il mio autore preferito sul mio ****** disposto a leggio sul tavolinetto dell'aereo LIKE A BOSS!
Sono più che sicuro che molti me lo hanno invidiato.

Di quanto ho letto parlerò in un'altra occasione.
Atterraggio, raccolgo i bagagli, e corro ai treni salutando Sleepy Antonio e famiglia.
Il primo impatto con il caldo e l'afa di Roma è devastante, inizio subito a produrre qualche chilo di sudore che,anch'esso impreparato alle temperature romane, invece di spandersi come dovrebbe lungo le magliette decide, con grande imbarazzo, di di gocciolare direttamente per terra.
Arrivo ai treni, è già sul binario quello per Orte... mi serve il biglietto (anzi i biglietti).
Vado allo sportello, parlo, chiedo... aspetto 5 minuti, nella mente mi risuonavano le parole (leggi minacce) che il buon Dario avrebbe usato al posto mio in quella stessa situazione, insomma l'impiegato italiano per calcolare il prezzo del biglietto usa nell'ordine: Computer, calcolatrice da tavolo, dita. Poi ripete il processo inverso e arrivato di nuovo al terminale manda finalmente il biglietto (anzi i biglietti) in stampa.
Poi fa partire la stampa degli scontrini dalla calcolatrice da tavolo... la stampante (come è risaputo l'attrezzatura elettronica tende sempre a somigliare al proprio Utente Principale, siamo nell'epoca della personalizzazione) si adagia al ritmo dell'impiegato e stampa con flemma
Dopodiché, mentre nella mia mente si avvicendavano epiteti e ipotesi sugli antenati del nostro impiegato, questi prende una spillatrice, anzi no... CERCA una spillatrice e dopo averla finalmente trovata inizia a spillare gli scontrini sui biglietti...
Quando me li porge ha quella bella faccia da chi ti sta facendo un favore, mentre il mio volto ancora provato dal gonfiore dissimula pazienza.
Ora probabilmente avrete sentito parlare di quelle teorie per cui in natura nulla si crea e nulla si distrugge, per cui tutto è collegato e interconnesso e se uccidi una farfalla a Francoforte, magari muore un criceto in Canada.
Quindi molto probabilmente qualcuno (magari uno di voi) da qualche parte del mondo, verso le 18:00 ora italiana, avrà inavvertitamente sparato un GROSSO E RABBIOSO VAFFANCULO verso il suo prossimo senza sapere bene perché, solo perché l'equilibrio cosmico venisse mantenuto.

Manco a dirlo il treno è partito davanti ai miei occhi non appena ho timbrato il biglietto (anzi i biglietti) e poiché dalla rabbia e dal rancore nasce solo il disprezzo ho partorito un corollario alla mia teoria per cui la Germania se la passa meglio dell'Italia:

Non si nota, ma sul retro sono stati applicati due scontrini, potete vedere la spillatura vicino al dito.
DUE CAZZO DI BIGLIETTI!!! Per fare un unico tragitto! Più due scontrini separati! Moltiplicalo per il numero di persone che prende il treno dall'aeroporto, moltiplicalo per 365 giorni l'anno... Quanta carta hai sprecato? Intendiamoci non sono contrario al fatto che serva un supplemento per andare fino a Fiumicino, ma porcatroia! Stampa un unico foglio di carta e scrivici sopra che include il supplemento! Come può questo essere difficile al giorno d'oggi?

Vi sembra una cazzata? Ebbene una cazzata del genere non succede in Teutonia... ed è per questo che ce lo continuano a spingere in der posto...

Basta, finito lo sfogo torno ad essere in pace col mondo e a godermi la vacanza.

2 commenti:

  1. Comunque il biglietto lo fai più velocemente alla tabaccheria vicino alla biglietteria delle FS. Just sayin'

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  2. Vero, ma la biglietteria ufficiale FS stava proprio di fronte al binario e non c'era fila... avrei dovuto capire che era per un valido motivo...

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