martedì 11 gennaio 2011

Il Buffone

Con questo inauguro la serie dei post perduti ovvero tutti quei post che avrei già dovuto scrivere, che avrei voluto scrivere ma che non ho scritto per chissà quale motivo.

Iniziamo con un elogio alla pazzia...
È un pensiero che ho partorito mesi or sono e sicuramente qualcun'altro lo avrà già pensato ed elaborato ma, siccome è venuto anche a me, ve lo ripropongo, con buona pace dei vari Erasmi miei predecessori.

Ero andato ad accompagnare due amici colleghi ad imbucare la loro lettera di licenziamento, in modo che potessero continuare a lavorare. No, non si tratta di una di quelle grigie vicende italiane in cui si firma la lettera di dimissioni il giorno dell'assunzione, è una di quelle grige vicende tedesche in cui vieni palleggiato... insomma eravamo andati ad imbucare queste lettere ma siccome io non dovevo imbucarla e non mi andava di fare la fila, ho atteso fuori dalla posta, su uno stretto marciapiede a guardare le macchine passare.
Durante il non breve tempo di attesa (le lettere andavano affrancate e consegnate allo sportello) accadderò due cose importanti:
  1. È passata una ragazza bellissima per la quale mi sarei buttato a correre in mezzo al traffico, avrei eretto torri, sradicato montagne conquistato regni e affondato intere flotte. Ma non mi ha chiesto nulla di tutto ciò e allora l'ho lasciata andare.
  2. Ho cogitato quanto segue:
La Conoscenza è un percorso infinito, il nuovo sapere genera nuovi interrogativi che generano nuovo sapere e così via. Tuttavia se arrivassimo alla fine di questo percorso della Conoscenza troveremmo la Verità.
Ci sono pure delle scorciatoie più o meno truffaldine, che se non del tutto valide sono quanto meno funzionali.
Facciamo un esempio pratico, la Conoscenza è come un fumetto a episodi, di stampo bonelliano per intenderci, ogni numero aggiunge qualcosa ma non conclude mai la serie.
La Fede è come il numero 100 di Dylan Dog, sta alla fine ma non conclude lo stesso la serie.

Ad ogni modo la Conoscenza cresce a dismisura finchè la si coltiva. Il punto è che prima o poi sta Conoscenza andrà pure usata e l'esercizio della Conoscenza conduce al Potere.
E il Potere corrompe l'anima.
Un'anima corrotta è un'anima sofferente.
Insomma: beata ignoranza.
Ne avrei anche un altro di esempio sul fatto che è meglio essere stupidi se si vuole essere felici ma me lo tengo per un altro momento.
Ma la Conoscenza deve per forza portare male?
Eccheccazzo, l'amore per le arti e le scienze... ci deve essere un porto sicuro...

Ed eccoci qua al Buffone.
L'unico personaggio che storicamente sia mai riuscito ad accumulare abbastanza Conoscenza da incontrare la Verità, questo perchè la sua conoscenza non veniva esercitata in Potere. Nessuno gli ha mai dato retta. E lui stesso si fa beffe della Verità, unica strategia per poter sostenerne il peso è NON prenderla sul serio.
E avere un anima intonsa.
Che questo sia giusto o meno lascio ad altri giudicarlo.

Ricordo che all'epoca avevo elaborato tutto in maniera più figa.
Scrivere sto post dopo tutto 'sto tempo ha indebolito la verve e ora non mi sembra più la grande (ri-)scoperta del secolo, ma un... non so cosa... però mi sembra spoglio, quasi frivolo.

E però l'ho scritto uguale.
Perchè qualcuno me lo ha ricordato (bella Swipe) e perchè mi sono imbattuto in un filmato...

Ma prima di arrivare a questo filmato "scatenante" vorrei aggiungere qualche esempio, per compensare il calo di pressione fisiologico del post.

Sabina Guzzanti: "Io sono un buffone, ho fatto bene il mio lavoro e per questo ho visto il popolo."

Il Matto della Trilogia dei Lungavista, lampante esempio di Verità custodita, derisa e suggerita (nel deriderla). Ma per quanto sia affezionato al Matto, non posso non notare che il personaggio del Matto è costruito su una Maschera, passatemi il termine, già ben collaudata: quella dei Matti, appunto, per eccellenza.

Ed eccoci qui. Al filmato in cui mi sono imbattuto e a come ci sono arrivato.
Questo Natale non ho avuto la mia dose di teatro, di solito ho qualcuno che mi ci porta e mi appaga, ma quest'anno qualcuno è rimasto in Francia (saluti alla Regia), quindi ho deciso che andrò a teatro "in tedesco" e in preparazione di ciò ho iniziato a spizzarmi l'Interwebs e alla fine ho trovato questo.

Uno dei matti originali interpretati da quella che credo essere la mia attrice preferita nel lontano '72, nel teatro omonimo. Non l'ho riconosciuta subito ma l'ho subito adorata, in effetti l'ho vista stranamente poco per essere la mia preferita. Che volete, ho capito da poco che è la mia preferita sebbene in realtà lo sia sempre stata. Solo non ne ero consapevole.

Ho infatti da poco scoperto che è sempre stata al mio fianco: fin da quando mi leggeva le favole di Gobbolino in età prescolare (e fateci caso era in buona compagnia!) e passando poi per quei miti infantili-adolescenziali che ci porteremo appresso fino alla tomba, tipo Guerre Stellari.

E questa è stata una delle sue prime interpretazioni, ed è anche uno dei Buffoni originali, nel senso originale del termine :p cioè uno di quelli cui si sono ispirati tutti gli altri, che ha posto un punto di riferimento letterario, inciso un icona ecc... ecc...
Il video dovrebbe partire da una delle scene del Matto, altrimenti andate manualmente a 36:40. Ma vi consiglio di vederlo tutto perchè... è bello!



E chissà se l'omonima della sorella più grande non vorrà esplicitare tutti i riferimenti anonimi del post.


Dulcis in fundo: la mia prima parte è stata proprio un buffone: Beccotorto in Nuvola d'Oro... Che sulla rete... NON ESISTE?!

APPELLO DISPERATO A CHI TROVI MAI QUESTO TESTO, VI PREGO LINKATEMELO!

@Liubang, il manicomio di Bedlam veniva già citato da Shakespeare, curioso no?

10 commenti:

  1. Oh Dio che mi hai ricordato! Gobbolino! Gobbolino il gatto di casa, sua sorella Sutica! Ancora mi ricordo come diceva "Gobbolino"... e ricordo pure che quando vedevamo "Chiara e gli altri" papà, non so per quale motivo, diceva che erano compagni di scuola... e poi hai ritirato fuori uno degli spettacoli di Strehler più bello... e la sorella maggiore sarebbe Goneril?

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  2. Ah no, pensavo che lei facesse Cordelia...

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  3. Fa entrambi!
    Protagonista assoluta eh?

    Davvero conosci Gobbolino? Lo sai che ho ancora il raccoglitore? Preparati per il prossimo link della settimana ;)

    Sfrutta la tua topodibibliotecheria e trovami Nuvola d'Oro.

    Intanto canticchio... "metti la serpe in seno di tua mano... e lei ti ringrazierà col suo veleeno..."

    PS: Si, è Gonerill

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  4. ti sei dimenticato il giullare di nausicaa

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  5. Già, ho messo solo quelli che mi son venuti in mente lì per lì.

    Curioso ti sia venuto in mente quello di Nausicaa al volo.

    Feel free to add.

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  6. Se mi dai piu' informazioni sul testo te lo trovo sicuro.
    Per esempio io mi ricordo un Beccotorto di Gianni Rodari, ma non so' se e' lo stesso.

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  7. Probabilmente un sinonimo, se si fosse trattato di Rodari credo lo ricorderei... ma non ne sono sicuro (ah la prima infanzia).

    Purtroppo mi sono rimaste poche info su questa "recita" (si era una "recita" delle elementari con buona pace di chi non leggerà mai questo commento).

    Titolo: Nuvola d'Oro (o Nuvoladoro ?)
    Trama: una sdegnosa principessa rifiuta sempre i suoi pretendenti finchè un bel giorno non si sveglia con il volto da capra...
    Personaggi in ordine sparso:
    Beccotorto, giullare di corte.
    Messer SoTutto, sapiente del castello
    Re Bonaccione, padre della principessa
    Nuvola d'oro: la capra!
    Madonna Prezzemola (?) (l'impicciona di corte)
    I tre medici
    e non ricordo più...

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  8. http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_6/t133.pdf

    Per ora le mie fonti portano a questo testo, dove c'e' una storia simile. non sono sicuro ma continuo a cercare

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  9. Purtroppo non c'è...
    Però ammetto che tutti quei titoli hanno risvegliato un certo interesse...

    Ad averci tempo...
    Da oggi comincio pure a raddrizzarmi la schiena (palestra).

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  10. Ci sto' arrivando. Sembra che la storia sia una trasposizione di facce di capra che la trovi nel link che ti ho inviato.

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