venerdì 3 febbraio 2012

3 giochi 3...



Finalmente un po' di tempo libero (non è vero, sto semplicemente rinunciando o "negligendo" altre cose)!

Posso finalmente dedicarmi ai post perduti del blog. Ad esempio era tra i miei buoni propositi di scrivere i miei pensieri riguardo a 3 giochi. Avrei voluto dedicare un post ad ognuno di loro, ma so che non ci riuscirò mai (Infinite Space l'ho finito il 30 Dicembre del 2010, l'ho amato ma ancora non ne ho parlato...) quindi eccovi un post unico con i miei pensieri in pillole.
Mentre pensavo a come impostare il post ho notato una cosa: le differenze tra questi giochi mettono (casualmente) in risalto quanta ampiezza di approcci il videogioco possa comprendere, come forma di intrattenimento e, come si ama dire oggi, come medium.



The Legend of Zelda

Una spada vera??? Ricordavo mappe e
manualetto con Hints & Tips
Narrazione: Link deve salvare la Principessa Zelda dal malvagio Ganon... d'accordo la trama non è delle più originali. Ma quando questo caposaldo della storia del videogioco vide la luce, non c'era bisogno di trame. Le si prendeva tranquillamente in prestito dall'immaginario collettivo, dalla letteratura, dai sogni... e ci si concentrava nel dargli sostanza, per la prima volta. Si voleva permettere di vivere le avventure di cui fino ad allora si poteva solo leggere (ok magari c'era già D&D, ma avete capito cosa intendo).
Gameplay: Stupefacente! La libertà nell' esplorazione e nell'uso degli oggetti rendono a pieno quello che non saprei definire se non come il "senso dell'avventura". Uno pensa che certe filosofie alla base del concept di un gioco siano una cosa recente e invece di recente ci sono solo le più ampie possibilità offerte dalla tecnologia/potenza di calcolo. Tanto di cappello per essersi spinto fin qui con le potenzialità di un NES.
Trovo inoltre affascinante come si giocava un tempo. Il giocatore doveva esplorare veramente e disegnarsi la mappa su un foglio di carta... Oggi siamo più pigri abbiamo bisogno di una mappa automatica che si disegni da sola... ma rigiocando a LoZ mi sono ricordato di quanto sia più affascinante e soddisfacente/gratificante farsi una mappa da soli ed esplorare veramente un ambiente.
Non voglio condannare le mappe automatiche, o features simili, che in fin dei conti mi permettono di giocare... ma accidenti le emozioni di risolvere un enigma o trovare un oggetto grazie ad un mappa disegnata su un foglio a quadretti da' in c**o a qualunque achievement possano mettere sulle mappe automatiche.
Da qui si apre la strada ad un discorso molto più complesso, che arriva fino al dibattito Casual Vs Hardcore... non è questa la sede per farlo. Sappiate solo che per un giocatore moderno LoZ è difficile, se non impossibile da finire senza avvalersi degli aiuti online quali walkthrough e simili.
Semplicemente perché ci siamo evoluti (rammolliti direbbe qualcuno) e il nostro modo di vedere e affrontare il gioco è cambiato.
A onore del vero va però detto che LoZ uscì con allegate delle mappe e un libretto di consigli (se la memoria non mi inganna) e Nintendo aveva un servizio di suggerimenti telefonico.
Note: non posso fare a meno di immaginarmi i giocatori di un tempo, bambini (ma neanche tanto) che prima di addormentarsi immaginano di essere in una foresta di Hyrule e di usare questo o quell'oggetto per sconfiggere o semplicemente raggirare un nemico. Io lo facevo.
Miyamoto... devo aggiungere altro?

Infinite Space
Narrazione: Totale. Definitiva... TERRIFIC! Non so, non credo ci sia aggettivo per poterla definire. Quello che ci offre Infinite Space è una vera e propria Space Opera. Vi piace l'animazione giapponese? Anzi no, vi piace la fantascienza? Ecco giocate Infinite Space, senza nemmeno andare avanti a leggere. Non ci saranno effetti speciali forse, la tecnica narrativa potrà sembrare scarna (dialoghi tra gli avatar dei personaggi, una tecnica abbastanza comune sul DS) ma con una storia così... Se la gioca tranquillamente con Mass Effect, anzi non me ne voglia G1, ma fino ad ora devo dire che IS mi ha coinvolto di più (certo ME deve ancora finire di dire la sua...). Immaginate di prendere qualche centinaio di ragazzi della generazione di Capitan Harlock, Uchu Senkan Yamato (senza dimenticare la Blue Noah!). Asportate i loro cervelli, spremeteli. Distillate il succo e concentratelo bene. Versatelo in una game card per il DS ed eccovi Infinite Space.
Ma lasciamo parlare le immagini.


(Senza contare i vari anime trailer che potete trovare su youtube.)
Gameplay: se siete dei gamers ma non vi piace la fantascienza, eccovi dei buoni motivi per star lontani da questo gioco. Siete a comando di una nave spaziale. Cioè siete il comandante! Semplicemente date ordini. Se dovete sparare e distruggere un vascello nemico, non aspettatevi un minigioco sparatutto, non siete l'artigliere, se dovete raggiungere un pianeta, non aspettatevi il minigioco di guida/schiva gli asteroidi/esplora... non siete il pilota (né della nave né dei caccia)! Siete il Comandante. Dovete ricevere informazioni, prendere decisioni e dare ordini! Se dovete abbattere una nave nemica allora griderete: "Batterie di prua prepararsi al fuoco!" poi al momento opportuno (cioè quando il pathos ha raggiunto l'apice): "FUOCO!!" -- KABOOM!!! -- E per raggiungere un pianeta invece vi limiterete a tracciare una rotta...
In soldoni: i combattimenti sono una serie di ordini da dare, in base al tipo di nave che state affrontando, al tipo di nave che avete, in base alla distanza dal nemico, della sua formazione ma tutte queste informazioni vengono date in maniera molto professionale dalla strumentazione di bordo. Non c'è "azione" così come di solito la intendiamo pensando ad un videogioco. Anzi, mi sembra già tanto che ci sia una rappresentazione grafica della distanza dal nemico, avrebbero potuto usare semplicemente un indicatore numerico.
Certo c'è dell'altro. Oltre a dare ordini dovrete anche prendervi cura della vostra nave e del vostro equipaggio. Perché è questo che un vero Comandante fa. Il sistema di costruzione della nave e il reclutamento dell'equipaggio sono il vero gioco (manageriale in effetti). E ovviamente il peso che il vostro equipaggio gioca poi nelle vicende narrate...
Un gioco difficile e anche piuttosto lungo, non esente da difetti anche nei suoi punti di forza ma sicuramente, coinvolgente e perché no, commovente.
Note: A corollario direi che hanno partecipato al gioco Studio Nue (le navi!!!) e lo studio Gonzo (leggetevi solo la filmografia di questi due studi) e che sta a Arthur Charles Clarke come Gundam sta a Heinlein . Giocandolo ti vien da chiederti come abbiano fatto a far entrare tutto in una Game Card per il DS (è infatti secondo me hanno stratagliato).
Che altro dire, scrivendo le righe sopra... mi è venuta voglia di rigiocarlo!!!

Mario Vs Donkey Kong
Narrazione: Donkey Kong vede la pubblicità dei minimario, i giocattoli a molla raffiguranti Mario, e li vuole a tutti i costi. Quando al negozio scopre che non sono più in vendita ci va in puzza e li ruba. Mario allora parte a salvarli, il tutto si risolverà in buoni sentimenti, amicizia e tanto tanto divertimento!!! Ok, è più originale della trama di Zelda, ma comunque non aggiunge nulla al gioco.
Gameplay: ci vai a ruota. Il gioco è diviso in livelli, non c'è nulla da esplorare. Bisogna solo inventarsi un modo per raggiungere un obbiettivo posto all'interno del livello, facendosi largo tra ostacoli di vario tipo, come tapis roulant, spunzoni, tipi timidi ecc. Per farlo bisogna sfruttare sia le strutture messe a disposizione dal livello stesso (compresi i nemici) sia le abilità di movimento di Mario, che salta, capriola, supersalta e se la ride.
Inizi a giocare, a passare i livelli, poi inizi a capire che puoi fare di meglio e inizi a rigiocare i livelli, tanto "sono brevi" (una trappola!).
Oltre al concetto di base il gioco vanta un ottimo bilanciamento e un eccellente level design, anzi direi che il gioco sta tutto nel level design. Risolvere puzzle in un ambiente circoscritto è un concetto abbastanza comune (non si offenda GLaDOS).
Note: maledetto programma Ambassador per 3DS. Non avevo intenzione di giocare questo gioco... l'ho iniziato per passare il tempo, tanto per vederlo... poi è diventato una priorità (anche perché la struttura a livelli lo rendeva accessibile in ogni momento). E siccome mi piaceva, ho deciso di finirlo tutto... e ogni volta che lo finivo apparivano nuovi livelli... un gioco enorme!!!
Il tipico gioco che vale tutti i soldi che ci spendi sopra! Alla faccia dei DLC, MvsDK offre tantissimo a livello di contenuti, al punto che ho desiderato che finisse, e alla fine dei livelli "Esperto" ero spaventato all'idea che ce ne potessero essere altri.


FINE!
("pensieri in pillole" un cazzo! ma magari qualcuno c'è cascato e ha "continuato a leggere"...)

3 commenti:

  1. Ho da sempre sospettato di non essere un giocatore da retrogaming: non fraintendetemi, io AMO i vecchi giochi, mi piace guardarli, studiarli, provarli, parlarne, ma tanto finisce sempre che rinuncio a giocarli fino in fondo perchè troppo difficili.

    Mi sarò rincoglionito, ma sono sicuro di non aver finito molti giochi quando ero piccolo, semplicemnte li giocavo per divertimento, senza uno scopo ultimo, e sono ancora convinto che questo era il principale obbiettivo dei gichi di un tempo (vedi anche il discorso trama).

    Infinite Space è lì che mi aspetta, l'ho desiderato dal primo momento, quando scoprii che quei geni di Platinum Games erano al lavoro su questo gioco. Ci giocherò, promesso.

    Mario Vs DD, ho giocato il seguito, non fatico a credere a una sola parola dei tuoi pensieri in pillole. Considera che il seguito può anche contare sui livelli scaricabili da Nintendo e da altri utenti: praticamente infinito.

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  2. Leggendo quanto scritto mi e' venuta voglia di provare Infinite Space...

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    1. best comment ever :_)
      Se non lo hai già fatto guardati i trailer su tuttubo.
      Comincia da qui: http://www.youtube.com/watch?v=y-tpSRSN-VM

      Nella mia "ingenuità", sarei pure disposto a prestartelo...

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