martedì 6 aprile 2010

4 pagine di "The Name of the Wind"



La maggior parte dei bloggatori che conosco (personalmente) recensiscono, o almeno parlano di libri che hanno letto.

Io allora vi parlerò di un libro che non ho (ancora) letto. Non temiate spoilers quindi.


...

Ok, va bene, in realtà ne ho letto le prime pagine, quattro per l'esattezza e ovviamente (al)la quarta di copertina (colgo l'occasione per salutare Pipi) che per gli amanti di cabala e numerologia varia dà 256, numero cardine dell'informatica, specie se lavori con memorie di backup ecc ecc.

E insomma non posso trattenermi dal commentarle, benchè ancora non possa esprimermi sul valore in senso stretto del tomo (perchè di tomo si tratta, aprendolo a caso non appena arrivato ho beccato il capitolo 84).

Ho incontrato "The Name of the Wind" per la prima volta su Penny Arcade e diciamocelo, un libro che si fa leggere da Gabe non può non incuriosire. È un po' come un libro che si fa leggere da Alf (se qualcuno trovasse la "Zombie Survival Guide" lo segnali per favore).

La seconda volta che lo incontrai è stato su amazon quando lo ordinai. O forse fu sul sito dell'Autore... bhò, comunque una volta lo incontrai pure sul sito dell'autore.
In realtà è il sito del libro però lo chiamo "dell'Autore" perchè mi ci sono andato a leggere la sua biografia.

Mi è piaciuta! Sarà perché è un gamer, sarà per via della lentezza che lo (e mi) contraddistingue ad esempio negli studi, o nel non andare mai "a fondo", non sviluppare mai del tutto un'idea, un potenziale... si lo so sembra che io voglia giustificare la mia inettitudine dietro le scuse di un altro (EPIC INETTITUDINE!) ma in finale io di idee ne ho avute tante ma se non ci fosse stato Baffone non avrei mai fatto "Il Muretto" e se non ci fosse stata Mariana non avrei mai fatto teatro! L'unico mio progetto che procedeva vento in poppa con le vele gonfiate dalla mia passione era Arellian...
Cosa non è successo per impedire di concluderlo? (La speranza è l'ultima a morire e io sono ancora vivo).
Tornando alla biografia, per ragioni imperscrutabili, mi sono sentito subito molto vicino a questo Patrick Rothfuss. Il libro va assolutamente letto. Così lo ordino.

Ma non arriva. Al suo posto arriva un avviso giallo delle poste tedesche.
Panico. Secondo Amazon è ancora troppo presto perchè il libro arrivi. Sarà una convocazione presso il Bürgeramt per il possesso di una caccola non dichiarata allo stato teutonico?
E così, di Sabato, mi reco alle poste per scambiare il volantino giallo con un pezzo di destino.
Era il libro, ancora una volta i servizi delle grandi multinazionali e delle nazioni efficenti mi stupiscono e mi soddisfano.

Ma vi avevo detto che avrei parlato delle prime 256 pagine che ho letto (4 pagine alla quarta di copertina).
Cominciamo dalla 4a di copertina. Un classico, c'è un breve estratto del libro e i commenti della stampa, o di altri scrittori. Questi ultimi hanno una grande influenza su di me, ad esempio ho saputo che Christopher Paolini ha commentato l'ultima trilogia di Terry Brooks ed ora so che non leggerò Eragon (non me ne vogliano i loro fans).
Sulla 4a c'è Ursula Le Guin, che non è tra le mie preferite (i suoi scritti non hanno coinvolto emotivamente) ma le riconoscono tanti pregi e virtù, Earthsea mi è piaciuto senza riserve e poi, scusate, ma Goro non può esser stato educato male no?

"It is a rare and great pleasure to find a fantasist writing not only with the accuracy of language that is essential to fantasy-making, butwith true music in the words as well. Wherever Pat Rothfuss goes with the big story that begins with THE NAME OF THE WIND, he'll carry us with him as a good singer carries us through a song."
-Ursula Le Guin

Dico, lo ha paragonato ad un bardo e lei di bardi se ne intende!

Apro il libro, la prima pagina all'interno sono altri commenti.
Robin Hobb, una delle autrici che siedono nel mio ristretto Olimpo della letteratura per la Trilogia dei Lungavista.

"This one is well worth some of your precious reading time. I'll wager that the books to follow
it will also be."
-Robin Hobb

Non serve proprio che mi dica altro, ma questo è un parere molto personale dovuto al piacere che ho tratto dai suoi scritti.

Sfogliamo 2 volte il libro e ci sono le dediche.
Una alla madre che gli ha aperto le porte per Narnia, Pern e la Terra di Mezzo.
Una al padre che gli ha sempre raccomandato di prendersi il suo tempo per fare le cose e di farle bene fin dalla prima volta.
Nulla da dire, non sono sicuramente le cose per cui ringrazierei i miei genitori, anzi non sono nemmeno tanto d'accordo sul fare le cose per bene sin dalla prima volta... perchè questa è una mia debolezza e spesso quando fallisco non mi riesce di voler riprovare.
Però sono delle dediche che sebbene rivolte ai suoi cari ci dicono qualcosa dell'autore, non sono di quelle sintetiche e quasi private, rivolte a persone che per quanto importanti per l'autore restano solo dei nomi per il lettore, il che conferma l'impressione che ho ricevuto dal sito, Pat ha voglia di comunicare e ci tiene ai lettori.

Sfoglio ancora una volta: Acknowledgments (ovvero i ringraziamenti).
Comincia dai lettori (visto?) e arriva al suo vecchio professore dell'High School, perchè gli aveva promesso che lo avrebbe citato nel suo primo libro... e ora mantiene la promessa. Per arrivare dagli uni all'altro passa attaverso tutte le persone materiali (non altri scrittori o fonti di ispirazione) che lo hanno portato a pubblicare il libro e lo fa, accidenti, con un virtuosismo che mi ricorda le catene di frasi di Baricco... sbaglierò?

Sfoglio ancora due volte, sorvolando la mappa che in quanto immagine non ha molto da dire ed eccoci, finalmente al prologo.
"A Silence of Three Parts"
Sto matto ci introduce al suo mondo descrivendo un silenzio. Mi sa di Genio.
Il titolo viene immediatamente riproposto nella prima riga del testo. Alla faccia mia che sono abituato a titoli che si nascondono nel testo e solo un lettore attento riesce a interpretarne il significato. Che non vuol dire che siano brutti titoli, anzi solitamente i titoli ammiccanti ai fatti narrati ("Le nuvole si addensano..."; "E scoppia il temporale" tanto per citare Tolkien -devo davvero metterci un link su Tolkien???-) mi sono sempre piaciuti (provate a capire i miei link per averne una prova), ma qualcosa nel suo essere diretto mi ha convinto e tranquillizzato. Adoro le narrazioni machiavelliche ma se la prima cosa che 662 pagine ti dicono è che sanno anche comunicare in maniera semplice e diretta non posso fare a meno di sentirmi tranquillizzato).
Mi rammarico solo per il mio Inglese non eccelso che sicuramente mi lascerà sfuggire parte della skill di questo writer.
Ad ogni modo, un libro da leggere in lingua originale, magari con vocabolario (o internet) alla mano.

Ed ora forse si capisce meglio perchè ho parlato di un libro che ancora non ho letto... di questo passo correvo il rischio di dover fare una recensione pagina per pagina e allora tantovale postare qualcosa subito e mi sono tolto il pensiero. :)
G2

Zona Rossa
Non è proprio uno spoiler ma ai puristi non piacerà. Mentre andavo a controllare il numero di pagine totale del libro ho scoperto che l'Epilogo ha lo stesso titolo del Prologo. Dopodichè arriva la terza di copertina. Che dire... è la "Corona del Tutto".

Tanto per restare in tema di circolarità, quanto segue quasi conferma la mia frase
d'apertura.
Nel cercare link adatti al post sono venuti fuori milioni di blogs... è fantastico internet che ti permette di esporre le tue opinioni, di farti conoscere e metterti a disposizione di centinaia di aborigeni dell'australia. Mi chiedo poi quanti li leggano effettivamente e quanto venga poi perso nel mare dell'informazione (leggi sea of information).

Ciononostante, vi prego, non smettete(-iamo) di esprimere il (v-)nostro universo interiore (quant'è bella!?).

-ADDENDUM 09/04/2010-
È imbarazzante. Ma ad onor del vero devo dirlo. E ci faccio una figuraccia. Perchè mi contraddico drasticamente. Ma "la vita è contraddizione" recita la mia frase migliore.
Oggi mi sono accorto che nella 4a di copertina c'è anche il commento di Terry Brooks.
!?!?!? Non credo mi sia sfuggito la prima volta sono più propenso a credere che il suo commento sia stato occultato dal mio entusiasmo per tutto il resto al punto che al momento della stesura del post non ne ero affatto consapevole.
Dopo i capelli perdo pure colpi che volete farci. Ora potrei scrivere una metrata di testo sulle ragioni per cui la nostra mente distorce le nostre percezioni e svia le nostre opinioni... Ma preferisco aggiungervi una filastrocca (che mi ha ricordato quelle che appaiono in Sabriel)

"When the heartfire turns to blue,
What to do? What to do?
Run outside. Run and hide.

When his eyes are black as crow?
Where to go? Where to go?
Near and far. Here they are.

See a man without a face?
Move like ghost from place to place.
What's their plan? What's their plan?
Chandrian. Chandrian."

...

"Let me tell you what to do.
Dig a pit that's ten by two.
Ash and elm and rowan too---"


PS: non preoccupatevi di eventuali errori ortogrammaticali, la mia traduttrice ha detto che basta che si capisce, e poi la Luce interverrà... non posso certo rileggere quello che scrivo no?

3 commenti:

  1. Non è proprio la "Zombie Survival Guide", ma potrebbe esserti utile: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Manuali:Sopravvivere_agli_zombie.

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  2. DaNkE!
    ma temo il link sia incompleto... :)

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  3. sono G2...
    Niente, volevo solo postare un commento dal DSi... ahah felice come un venerdì sera!

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