domenica 25 aprile 2010

Essi non sprecano

Intendiamoci non voglio fare il figo che vive all'estero dove tutto funziona e tutto è meglio, ma siccome ogni volta che rientro in contatto con persone che non sento da molto tempo tutte (immancabilmente) mi chiedono: "Com'è la Germania?" ecco una nuova categoria per il blog sulla Teutonia.

Comincio con un'attitudine che effettivamente manca agli Italiani e che secondo me non ci farebbe male apprendere.. ma vabbè.

In Germania, o per lo meno a Francoforte, non ci sono sprechi. All'inizio notavo solo singole iniziative o abitudini dei tedeschi, ma poi parlando con colleghi e amici sono pian piano giunto alla conclusione che non si tratta di episodi isolati, certi comportamenti fanno proprio parte di un atteggiamento piuttosto radicato da queste parti.
Un atteggiamento che porta il tedesco a riutilizzare, reciclare o rivendere tutto ciò che non gli serve più.
Il che significa alla fine essere più ricchi.

Iniziamo con gli esempi va...

Pfand:
Molti dei contenitori possono essere restituti al negozio in cui sono stati comprati o in qualunque altro negozio che li venda.
Parliamo di bottiglie di plastica, barattoli di vetro, lattine di bir... cioè di latta, ecc ecc.
Tutti contenitori che solitamente non si usano più una volta consumato il contenuto. E allora il buon tedesco cosa fa? Li riconsegna
, nei suddetti negozi, a delle speciali macchinette che se li mangiano e risputano fuori uno scontrino spendibile subito nel negozio stesso.
Ora è vero che nessuno ti regala niente, il credito che appare sul buono sono in realtà i soldi che il compratore ha pagato in più al momento dell'acquisto per pagare il contenitore.
Però pensateci, in questo modo tutti riportano indietro il contenitore e hanno un ritorno immediato del vantaggio dell'operazione di reciclaggio... non rimane una moda da frikkettoni ma un beneficio che il consumatore per primo può toccare con mano (sennò il tedesco medio col cavolo che...)
So che una volta in Italia si restituivano i vuoti e so anche che in alcune città del nord stanno iniziando ad usare questo stesso sistema... sempre in ritardo rispetto al resto del mondo.

Flohmarkt:
Si ci sono anche in Italia, ma qui mi sembra che siano molto più diffusi. Si tratta semplicemente di quando la gente decide di allestire una bancarella e vendere quello che non gli serve più.
La bancarella può essere allestita lungo il fiume, insieme ad altri venditori in quello che è il flohmarkt "ufficiale" della città, oppure, apri il garage e porti fuori la roba come vediamo fare ne I Simpson.

I mobili:
Quando cambiano l'arredamento i tedeschi contattano il comune, lo informano di quanta roba devono buttare e poi lasciano tutto per strada. Entro una settima passa il furgoncino del comune che si carica quello che è rimasto.
Dico quello che è rimasto perchè non è raro che qualcun'altro decida di venirsi a prendere i mobili che sono ancora in buone condizioni per tenerseli. Ho detto mobili, ma si tratta di tutto ciò che è ingombrante come anche le TV.
Ricordo quando dovemmo liberarci di un cassonetto di Eternit, ereditato dai precedenti proprietari di casa...

Doggie bag:
Quando si va al ristorante e prassi chiedere la doggie bag, ossia una scatolina su cui conservare gli avanzi da portare al cane. Solo che in realtà al cane non ci vanno, li si mangia noi.
È cibo che è stato cucinato, che abbiamo pagato, perchè lasciarlo lì, quando lo si può benissimo riutilizzare il giorno dopo (risparmiandosi di dover cucinare)?
Qui è la prassi, in Italia... boh... fai la figura del pezzente.

Non serve aggiungere che qui c'è la raccolta differenziata (non i bidoni della spazzatura differenziati, ma la raccolta!) e che in ufficio i tovaglioli sono tutti di carta reciclata (la raccolta della carta che non riescono a fare nelle copisterie di S. Lorenzo...)
Sono sicuro che si potrebbero trovare altri esempi (ho sentito parlare di ampia diffusione di pannelli solari ma non voglio cercare conferme a questa notizia. Se dovessero avere più pannelli solari di quanti ce ne sono in Italia mi incazzerei tantissimo!) ma questi abbasteno.

Traendo le conclusioni, almeno da questo punto di vista sono più furbi, meno schizzinosi e si meritano tutti vantaggi che questo comporta.

7 commenti:

  1. E' ovvio che hanno piu' pannelli solari che in italia!!

    Leggi qui come stiamo messi.. http://www.repubblica.it/ambiente/2010/04/13/news/mozione_clima-3311944/

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Pensa che qui hanno i pannelli solari pur non avendo il sole.

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  4. Per quanto sulla moralità dell'IPCC, molto sia stato detto.
    Ora non sono un esperto del settore e nemmeno mi va di diventarlo ma wikileaks pubblicò la documentazione del loro aggiustarsi i dati. Una delle principali obiezioni che vengono mosse ai loro prospetti sul riscaldamento globale è il fatto che se tale riscaldamento viene imputato alle attività dell'uomo, allora perché un riscaldamento simile è stato "registrato" anche su altri pianeti del sistema solare? Può un pianeta che tiene duro ai capricci del sole risentire dell'attività umana?
    Ma in realtà la cosa più inquietante è: con tutto il casino che fanno i mezzi di comunicazione di oggi, con tutte le loro "verità" costruite, come ci si fa a fidare di una pubblicazione come wikileaks che per definizione pubblica documenti non ufficiali? È il caos mediatico, dove la censura è sostituita dalla sovrainformazione... con gli stessi risultati. Adesso basta che sembro parlare come quei blogger strafighi superimpegnati Giammai, io amo l'inutile.

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  5. Il solare e l'eolico rimangono fonti di energia pulite e inesauribili, a prescindere che il riscaldamento globale esista o meno..

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  6. Sono d'accordo, e già che ci siamo...

    http://www.youtube.com/watch?v=txLGzE65QWY&feature=related

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