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L'ho quasi finito.
Certo, è un po' che non aggiungo note, ma non è che non lo abbia letto è che era troppo più bello leggerlo che scriverne.
Mi manca proprio poco già che le prime conclusioni le posso trarre e abbattere ogni pretesa di imparzialità.
Basta. Questo Patrick Rothfuss è sicuramente una persona (non un autore badate) che si avvicina spaventevolmente a me.
Per interessi, per prospettive, per idee... è allucinante!!!
La prima cosa che chiederei a questo signore col nome di un hobbit, se mai avessi la fortuna di berci assieme, è se il suo piede sia davvero rosso, dopotutto "Names are the shape of the world..." (pag 614 - solo dopo 1 corso serale e mezzo mi rendo conto dell'ovvio, che Rothfuss in tedesco significa Piederosso... ed è proprio quello che succede nel libro!!! In continuazione, ma l'episodio del cavallo è senza dubbio il più calzante!!)
Non ho tempo di descrivere tutto nel dettaglio, spero di riuscirci dopo la fine del libro ma questa cosa qui devo annotarla subito (è troppo):
Questo è un mio post di qualche tempo fa sul sito di Ars Ludica, un mio personalissimo quanto misero intervento sul se e quando i videogiochi siano Arte (fate ctrl/cmd + F e cercate Alamir, quello sono io, sta verso la fine).
Leggetelo.
Poi leggetevi pag. 617 di The Name of the Wind.
Scritti/letti in momenti diversi su due rive opposte dell'Oceano. Da due persone che non si conoscono. Vi prego CAPITEMI!!! Fa stranissimo leggere un libro che è TE ma lo ha scritto un altro! E manco posso sfogarmi con G1 che ancora lo deve leggere e posso sfogarmi solo d'ecco sul blog!!!
A parte questo, in teoria dovrei essere incazzato perchè quello che ha scritto lui avrà sicuramente più risonanza. Eppure fa piacere scoprire che non sei l'unico a pensare quello che pensi e a voler fare le cose come le fai e che tutto sommato si può anche emergere in un certo qual modo...
Mi chiedo cosa farò io alla sua età.
Probabilmente un ca**o.
Torno a leggere va.
PS: the picture comes from the site of the book, any copyright belong to the owner.
PPS: le note sulle pagine si riferiscono alla versione inglese, appena qualcuno mi fa sapere le corrispettive italiane provvederò...
Avevo già letto a suo tempo il tuo intervento su Ars Ludica, ma ribadisco qui quanto quel commento sia "bello", giusto, illuminante e condivisibile. Meriterebbe un posto sul nostro blog.
RispondiEliminaPer il libro... +1 in the To Do List.
Io invece non l'avevo mai letto.
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