martedì 1 marzo 2011

La Ricicletta




Era la prima cosa che avrei voluto prendere da quando sono in Crucconia, ma siccome mi rodeva tanto il culo (non è una metafora!) ho dovuto aspettare...
Ma credo faccia tutto parte di un disegno pià grande.
Perchè quando ho finalmente deciso di prenderla... ecco già "deciso di prenderla" è un'espressione troppo forte.
Diciamo che è stato pià come se lei fosse venuta da me. Come quando Chi di Chobits parla dell'"unico solo per me". Ecco questa bicicletta è stata venduta nuova ad un cliente sconosciuto che poi l'ha riportata al negozio... perchè non gli poteva andare bene... questa qui aspettava me, così come l'RX-78 aspettava Amuro (inutile che malignate su motivi meno nobili per cui avrebbe dovuta resituirla).

Ed ecco che un bel giorno, all'approssimarsi della scadenza dell'abbonamento dei mezzi, mi faccio accompagnare da G1 a questo negozio che conosceva, vicino casa, ovviamente.
Il gestore è un omino simpaticissimo che non parla Inglese, ma grazie al mio tedesco sdentato e al tedesco stentato di G1 ci siam fatti capire. A onor del vero ho lasciato parlare G1, ha più ore di volo di me in Tedesco e poi si vedeva che erano grandi amici.

A dir il vero, una volta entrati nel negozio, sono stato preso da un po' di disappunto. La bicicletta esposta meno costosa costava troppo ed era alta quanto un nano da giardino. Ero però ancora tranquillo, sereno... come quando senti nell'aria un grande evento che incombe.

Poi l'omino simpatico si vedeva che amava le biciclette, oltre a tutte quelel moderne aveva anche dei pezzi di antiquariato, tipo una bici del 1966, con tutti i pezzi originali e un cartellino sopra con il prezzo che quando mi sono avvicinato per veder meglio si è girato dall'altra parte e mi ha ignorato con sdegno.

Però, sapevo che la mia bici era lì vicina.
G1 chiede all'omino se ha anche bici "non nuove" e lui mi guarda... mi sono sentito come Harry Potter quando devono assegnargli la bacchetta.
Poi ci porta nel cortile sul retro, apre un magazzino, dentro al quale c'erano tutte bici in piedi attaccate al muro.
La stacca dal muro e me la porge.
Me ne descrive i pregi, me ne racconta la storia... non ci capisco un cazzo ovviamente, ma il prezzo rientra perfettamente nelle mie aspettative.
La pulisce, la verifica e domani sera posso prendermela.
"Domani sera" è stato stasera.
Ed ora basta rubarle spazio, le immagini parlano da sole (specie se ci passate sopra il puntatore).




10 commenti:

  1. Ottimo, così in previsione di un mio ipotetico ritorno in estate potrò scegliere se uscire con la ferrari o con la lamborghini!

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  2. Quello che mi fa ridere del tuo commento è:

    "ipotetico"

    Come se non lo sapessimo... ieri Binga ci chiedeva quando saresti tornato, e anche la signora della metro, quella che ora è bionda, ha chiesto di essere preavvisata.

    A presto!

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  3. Lo sapete vero che e' una bici tedesca usata proveniente da un campo di concentramento?

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  4. ti consiglio un libro, che per la verità sto leggendo ora, ancor anon l'ho finito, ma mi sta piaccendo moltissimo. Vi si respira proprio la sensazione che ci siano cose che ti aspettano. Che sono li per te. Il protagonista ha una subaru e ne parla in maniera simile a come tu parli di questa bicicletta.

    "Dance Dance Dance" di Murakami Haruki

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  5. ammazza quanti errori. piacendo, non piaccendo, ovviamente.

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  6. Te ne devo ancora restituire uno di libro... Ma se lo trovo ci faccio un pensierino... certo... mi manca solo di iniziare a leggere giapponese ora come ora...

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  7. http://www.youtube.com/watch?v=h4H350_qxGI&feature=player_embedded

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  8. guesto blog deve ancora imparare gli hyperlink?

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  9. A noi piace tanto il copia e incolla.

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