sabato 5 febbraio 2011

La felicità è un tostapane elettrico



Era un bel po' che volevo comprarlo ma alla fine rimandavo sempre.
Poi un normalissimo giovedì, rientrando dall'ufficio, l'occhio mi cadde dentro la vetrina di un elettrodomestivendolo e dalla vetrina è riuscito a sbirciare dentro il negozio, sullo scaffale... un tostapane... sembra che ce ne siano solo due...

Così entro.
Il negozio, e anche il proprietario, avevano un che di casereccio, di familiare... non capivo bene cosa, così ho tratto un profondo respiro, ho annullato ogni pensiero cosciente lasciando il mondo cognitivamente attendibile della mia coscienza per immergermi nel warp della cultura anni '80.
Alla fine della trance ero perfettamente consapevole che se avessi chiesto al venditore un animaletto da compagnia mi avrebba sicuramente tirato fuori un mogwai.

Decisi che era meglio lasciar perdere e sono tornato alle mie originali intenzioni: un tostapane!
Così, con fare signorile, mi sfilo i guanti di lana e li appoggio sul bancone, o meglio su una pila di scartoffie che stavano sul bancone (non senza prendere un appunto mentale per ricordarmi di riprendermeli) e chiedo nel mio stentato anglo-tedesco: il tostapane.
Il vecchietto inizia a cercarlo... sembra che ne sia rimasto uno solo, pure difficile da raggiungere, ma io gli indico il secondo e lui tutto contento lo prende e mi inizia ad illustrate le varie funzioni:
Aufwärmer: per riscaldare i cibi.
Auftauen: per scongelare.
Se non premo niente e mi limito ad abbassare la levetta del carrello (si ha il carrello che schizza fuori quando son pronti!!!) allora tosta il pane.
Posso anche selezionare la potenza di tostatura da 1 a 8, a seconda che il pane sia bianco, nero e ovviamente a seconda di quanto mi piace tostato. Meraviglia della tecnologia analogica.

È anche dotato di una unità Chevalier (solo Chico potrà cogliere questa citazione), che permette di mettere i panini sopra il tostapane e non dentro, per scaldarli. Oggi l'ho collaudata con un cornetto tedesco, diciamo che funziona ma non è proprio il suo forte.

Il Vecchietto mi spiega anche che non devo bagnarlo o dargli da mangiare dopo mezzanotte.
Poi mi spiega che ha due anni di garanzia (come Apple), mi appioppa il certificato e lo scontrino che ancora conservo gelosamente.
E tutto contento, scherzando col vecchietto sulla lastra di ghiaccio che ha ricoperto tutti i marciapiedi del quartiere, me ne esco col mio nuovo tostapane sotto il braccio.

Percorro i primi 10 metri sulla lastra di ghiaccio, un po' camminando un po' pattinando, sempre avendo cura di non far cadere il tostapane... poi succede una di quelle cose fuori dal tempo, che non capisci cosa succede prima o cosa dopo o se tutto è successo contemporanemante ma il tuo cervello, dovendo per forza dare un ordine seriale agli eventi, va in pappa e non capisce più nulla. Quindi descriverò le cose in ordine casuale e non causale.

Metto le mani in tasca per cercare i guanti e non li trovo.
Sento fischiare alle mie spalle, in lontananza, un fischio degno del miglior pecoraro delle nostre parti, alto ma non acuto da perforarti i timpani, abbastanza potente da superare la bandiera sonora degli Afterhours che avevo nelle cuffie (del mio nuovo cellulare un Cedar, ancora non ve lo avevo detto... La foto che vedete l'ha fatta lui e l'ha spedita col denteblu al mio laptop)
E arriva imperioso a me. E incredibile come riconosciamo un gesto o un segno rivolto a noi anche se non c'è nessun indizio oggettivo che sia rivolto a noi. Era un fischio e basta, ma sapevo che era per me.
Il vecchietto che mi sventolava i guanti, che avevo lasciato sulle scartoffie sul bancone.
Che tipo gentile! Nel ridarmeli mi ricorda ancora con voce implacabile: Non bagnarlo e non dargli cibo dopo la mezzanotte!

Alla fine recupero i guanti, mollo il tostapane sull'uscio di casa, vado al Rewe, compro del succo di frutta al das Mango, dei panini da tostare in offerta e la marmellata di Aprikose.

Così ora sapete con cosa farò colazione nei prossimi giorni.

PS: nel frattempo avrei materiale per altri 2 post... sono certo che uno dei due diverrà un post perduto e ve lo proporrò tra mille anni, vi basti sapere che ho iniziato a fare palestra...
PPS: ve credevate che ero scivolato sulla lastra di ghiaccio eh? E invece NO! Skillz!
PPPS: Si, l'ho chiamato Gizmo, e non gli darò mai del pane dopo mezzanotte.


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